Evento annullato o riprogrammato a data da destinarsi in adempimento al nuovo DPCM del 1° marzo 2020, d’intesa con il Ministero dell’Università e della Ricerca e con la Regione Emilia-Romagna.
Data:
Luogo: DAMSLab/Auditorium (piazzetta P. P. Pasolini 5b, Bologna) + Rocchetta Mattei (via Rocchetta 46a, Grizzana Morandi - BO)
Tipo: La Soffitta
A cura di Luca Barra, Paolo Cova e Fabrizio Lollini
In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
Il Medioevo visto “da fuori” ha una lunga storia critica. Nell’ambito storico-artistico, tutte le epoche, dal Rinascimento in poi, hanno avuto un’idea dell’età di mezzo. Anche le nuove forme mediali, il cinema e la fotografia, si sono rivolte a una rilettura del Medioevo, operando spesso interessanti reinterpretazioni. Negli ultimi decenni, il Medioevo ha occupato una parte rilevante nell’immaginario collettivo legato alla televisione, italiana e internazionale. Le reti generaliste, rivolte a un pubblico ampio e trasversale, ricorrono all’ambientazione medievale come a un riferimento storico generico condiviso o a un facile terreno dove collocare trame suggestive. I canali tematici a pagamento e le piattaforme on demand leggono il Medioevo come età buia, violenta e pervasa da passioni forti, capaci di solleticare il riscontro di un pubblico più adulto e smaliziato. La televisione di questi anni ha contribuito progressivamente alla definizione di veri e propri sottogeneri, con numerosi casi di successo critico e di pubblico. Come è mostrato il Medioevo nella serialità tv di oggi? Fino a che punto questi temi sono filtrati dalla sensibilità contemporanea? Al di là della “correttezza”, queste fiction aggiungono qualcosa alla comprensione dell’età di mezzo, o alla sua diffusione e composizione in un immaginario? In che modo i generi finzionali differiscono da altri prodotti televisivi e digitali di divulgazione storica e storico-artistica? E quanto questi contenuti seriali possono contribuire a valorizzare il patrimonio storico-artistico, in Italia e altrove? Questo incontro, mettendo insieme storici, storici dell’arte, studiosi di media e realtà produttive, offre un momento di riflessione su questi temi, sia nelle tendenze generali sia in specifici studi di caso.