Data:
Luogo: DamsLab/Teatro e Sala seminari (piazzetta P. P. Pasolini 5b, Bologna)
Tipo: La Soffitta
a cura di Bonaventura Ruperti e Cinzia Toscano
In collaborazione con Nipponica
L’universo ricchissimo delle arti dello spettacolo del Giappone vede un ampio ventaglio di scuole di danza tradizionale, da quelle legate al mondo maschile del teatro kabuki alle forme coreutiche che si intrecciano, invece, al mondo femminile dei quartieri di piacere. Nell’epoca moderna, alle già numerose scuole risalenti a coreografi e attori del kabuki, si aggiungono via via nuove scuole guidate da danzatrici che divengono le corifee creative della nuova era.
Fondata nel 1978, la nuova scuola Amatsu nasce dall’amicizia tra due danzatrici di singolare talento Ryūko (1923-2017) e Amatsu Yōko (n. 1927). Per mantenere la famiglia le due, appena diciottenni o ancor più giovani, nell’immediato dopoguerra si lanciano nell’avventura di avviare una compagnia di danza, spingendosi in tournée in tutto il Paese con un vasto repertorio che spazia dai brani classici a nuove creazioni su musiche e canti popolari. Alle radici delle danze della scuola si riconoscono la profonda cultura e la sapienza dell’arte coreutica dei drammi kabuki, che si mescolano a nuove creazioni tanto apprezzate da essere richieste da piccoli teatri (yose) o dalle geisha dei quartieri di piacere. Oggi la danzatrice Amatsu Tatsuhana, designata da Ryūko come caposcuola, dedica il suo talento e la sua ne sensibilità a tramandare quella meravigliosa tradizione portandola in tutto il mondo.
Domenica 17 novembre, ore 18 | DAMSLab/Teatro
IL CLASSICO E IL MODERNO: IL GIAPPONE DANZATO DELLA SCUOLA AMATSU
Con la Maestra Amatsu Tatsuhana e i suoi allievi: Amatsu Hanayū, Amatsu Tatsuharu, Amatsu Hanawaka, Amatsu Hanayuki | suoni e musica Tanaka Fumi | regia Machida Hiroshi
INGRESSO GRATUITO CON RITIRO DI COUPON DALLE ORE 17
Il ricco programma prevede brani di danza su accompagnamento di nuove composizioni di musica tradizionale; una splendida serie di coreografie su melodie popolari di varie regioni del Giappone, delle regioni montuose di Kiso o Gujo, delle isole di Awaji o Sado, del Nord, che cantano atmosfere intrecciate a individui, mestieri e paesaggi; brani classici di pregevole maestria e leggerezza, e finale con danza di profonda valenza augurale.
Lunedì 18 novembre, ore 10-13 | DAMSLab/Teatro
DANZARE IL CORPO: LA PRATICA NELLA SCUOLA AMATSU
Workshop condotto da Amatsu Tatsuhana | partecipazione gratuita riservata agli studenti dell’Università di Bologna.
Il workshop vuole offrire ai venti partecipanti l’occasione di un primo contatto con l’uso del corpo nella tradizione coreutica giapponese, in particolare con quello portato a formalizzazione nella scuola Amatsu. Guidati dalla sapienza della Maestra e dei suoi allievi gli studenti potranno conoscere attraverso l’esperienza diretta i rudimenti di un’arte che, radicata nell’oggi, sa far riverberare secoli di sapere scenico.
Modalità di iscrizione
La candidatura va proposta via email, inserendo nell’oggetto: nome e cognome/Workshop: Danzare il corpo; specificando nel testo della mail: numero di matricola e contatto telefonico.
Gli interessati dovranno allegare:
• un CV sintetico
• una lettera motivazionale
La candidatura dovrà pervenire all’indirizzo iscrizioni.dar@articolture.it entro e non oltre il 10 novembre 2019. In base ai CV ricevuti verranno selezionati 20 partecipanti. L’esito della selezione sarà comunicato entro il 13 novembre 2019.
Lunedì 18 novembre, ore 17 | DAMSLab/Sala seminari
LA DANZA GIAPPONESE E LE SUE RADICI POPOLARI NEL DOPOGUERRA: LA SCUOLA AMATSU
Incontro con la compagnia | coordinano Bonaventura Ruperti e Cinzia Toscano | INGRESSO LIBERO
La maestra Amatsu Tatsuhana, assieme alla musicista Tanaka Fumi e al regista Machida Hiroshi, ripercorreranno le tappe del loro sodalizio artistico. L’incontro offrirà anche l’occasione per ricostruire il contesto storico del tutto peculiare, quello del Giappone uscito dalla Seconda Guerra Mondiale, nel quale la scena nipponica è stata animata da una vivacissima creatività che ha posto in dialogo la contemporaneità con le grandi e affermate tradizioni.