Il patrimonio documentale deriva dalla fusione delle biblioteche dell'Istituto di Discipline della Musica e dell'Istituto di Discipline dello Spettacolo (assorbiti nel Dipartimento di Musica e Spettacolo), e della Cattedra di Storia della Musica della Facoltà di Magistero. Verso la fine degli anni '80 la biblioteca ha assorbito quella dell'estinto Istituto di studi musicali e teatrali (IMET)
La Sezione di Musica e Spettacolo ha beneficiato di frequenti donazioni da parte di docenti, studiosi e artisti. Si segnalano per ricchezza le donazioni di F. Alberto Gallo, Lorenzo Bianconi, Franco La Polla, Claudio Meldolesi, Howard Mayer Brown (University of Chicago) e i fondi delle collezioni speciali.
Viene inaugurata l'attuale sede.
La biblioteca ospita l'organo positivo di Domenico Maria Gentili (1797), di proprietà del Dipartimento delle Arti, qui alloggiato in attesa della possibilità di procedere al suo restauro.
Con l’aggregazione del Dipartimento di Arti visive e del Dipartimento di Musica e Spettacolo nel nuovo Dipartimento delle Arti (DAR) le biblioteche dei due dipartimenti d'origine vengono a formare le due sezioni della Biblioteca del Dipartimento delle Arti, mantenendo sedi e identità proprie.
Dal 2020 afferisce ad ABIS (Area Biblioteche e Servizi allo Studio dell'Ateneo) come Sezione di Musica e Spettacolo della Biblioteca delle Arti, comprendente la Sezione di Arti visive I. B. Supino.
Dal 2023 la Biblioteca delle Arti, comprendente le Sezioni 'Musica e Spettacolo' e 'Arti visive I. B. Supino', afferisce alla nuova Area del Patrimonio Culturale (ARPAC), che presiede all’organizzazione e all’erogazione dei servizi bibliografico-documentali di Ateneo, garantisce il funzionamento del Sistema Museale e della Biblioteca Universitaria, promuove e partecipa a progetti innovativi e reti nazionali e internazionali inerenti la valorizzazione dei servizi e del patrimonio culturale.