Collezioni, mostre, servizi e altre attività della Biblioteca
I volumi e gli altri documenti del Fondo Meldolesi donato alla Biblioteca da Laura Mariani sono stati vagliati e selezionati e ne è stato prodotto un inventario preliminare a cura di Alice Curreri e Meng Sun nell'ambito di un tirocinio presso la Biblioteca. Secondo gli accordi con la donatrice, i volumi già presenti in Biblioteca, privi di note, sottolineature o altre testimonianze dell'attività dello studioso, sono stati censiti e quindi destinati ad altra biblioteca. I circa 1600 volumi e altri documenti destinati a costituire il Fondo sono stati riordinati e nei prossimi giorni ne inizierà il lavoro di catalogazione che si avvale del Centro di catalogazione di Ateneo, Settore Gestione e sviluppo del Catalogo del Polo Bolognese dell'Area per il Patrimonio culturale dell'Università di Bologna. Il lavori dovrebbero concludersi entro la prima metà del 2024.
Sono conclusi i lavori di catalogazione e inventariazione archivistica dell'Archivio Milva.
Gli strumenti di ricerca prodotti sono disponibili sulla pagina accessibile qui.
La mostra In arte, Milva, curata da Anna Maria Lorusso e Lucio Spaziante e realizzata in collaborazione con la Biblioteca delle Arti e l'Archivio Milva è stata inaugurata il 22 novembre 2023 e resterà aperta sino al 4 febbraio. Al termine della mostra, dopo il ritorno in sede dei documenti esposti, l'Archivio verrà ufficialmente aperto agli studiosi.
E' in programma la digitalizzazione preliminare di materiali con criticità di fruizione in ragione del formato fisico e della mediazione tecnologica richiesta (nastri, nastri DAT, VHS, diapositive e negativi, manifesti e altri materiali grafici di grande formato). Tali materiali saranno pertanto resi disponibili alla consultazione in sede in riproduzione digitale. Un progetto generale e sistematico di digitalizzazione dell'Archivio è ancora in fase di studio.
Sono inoltre allo studio progetti di tirocionio o tesi di laurea dedicati a specifiche porzioni dell'Archivio che approfondiscano il livello di descrizione e indicizzazione dei documenti e dei loro contenuti.
Programma espositivo a cura di Francesco Spampinato
Per blind spot, letteralmente punto cieco, si intende una porzione del globo oculare che non recepisce informazioni o, più comunemente, una zona inaccessibile al campo visivo del conducente di un veicolo sullo specchietto retrovisore. Il concetto di blind spot è qui utilizzato con valenza metaforica in riferimento a quei materiali conservati presso la Sezione Arti Visive “I.B. Supino” della Biblioteca delle Arti che, pur essendo nella maggior parte dei casi accessibili “a scaffale”, non sono immediatamente “visibili” o di cui non è apertamente riconosciuto il valore bibliografico e culturale. Il progetto Blind Spot: percorsi inediti alla Biblioteca Supino mira a mettere in luce pubblicazioni preziose, tracciare mappe, seguire indizi, valorizzare fondi, attraverso un programma espositivo che consiste in due mostre all’anno, una per semestre, seguendo il calendario accademico. Ogni mostra consiste in un focus su un tema, un movimento artistico o un’area di interesse, attraverso una selezione di pubblicazioni presenti nella collezione della biblioteca che verranno presentate all’interno di tre teche, per poi tornare disponibili per la consultazione e il prestito bibliotecario alla fine dell’esposizione.
Coordinato dal Prof. Francesco Spampinato, il programma espositivo vede coinvolti docenti, ricercatori e dottorandi del Dipartimento delle Arti come curatori di progetti espositivi sviluppati attorno a nuclei tematici relativi alle arti visive, ovvero inediti percorsi bibliografici costruiti utilizzando esclusivamente materiali presenti nella collezione della biblioteca. Destinatari principali del progetto Blind Spot sono gli studenti dei corsi di studio offerti dal Dipartimento delle Arti e fondati sulle arti visive o in cui le arti visive abbiano un ruolo di primo piano, ovvero il DAMS – Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, la Laurea Magistrale in Arti Visive, la Scuola di Specializzazione in Beni-Storico Artistici e il Dottorato in Arti Visive, Performative, Mediali. Gli studenti di questi corsi di studio, abituali frequentatori della Biblioteca Supino, troveranno nei progetti espositivi di Blind Spot dei preziosi inviti alla lettura e alla consultazione, delle tracce bibliografiche che potrebbero rivelarsi fondamentali per le loro ricerche, degli strumenti per integrare la conoscenza acquisita attraverso gli insegnamenti accademici o semplicemente degli stimoli o spunti di riflessione.