Fototeca Volpe

L'Archivio Fotografico di Carlo Volpe

La Fototeca Volpe, di oltre 32.000 fototipi, acquistata nel 1988 dall'Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna (IBC) e dal 2006 conservata dell'attuale sede all'interno del complesso di S. Cristina, è fra le raccolte della Fototeca quella che maggiormente ha mantenuto la sua unità archivistica originale e che ancora oggi riflette in maniera evidente l'ordinamento dei materiali creato dal suo costitutore. Carlo Volpe (Bologna, 1926 - 1984) docente di Storia dell'arte medievale e moderna dell’ateneo bolognese dal 1974, è stato uno dei più rigorosi esponenti del metodo filologico appreso da Roberto Longhi, di cui è stato allievo.

Molte fotografie provengono da acquisti o commissioni di campagne ad hoc richieste per l'approfondimento scientifico su argomenti storico artistici indagati in ambito accademico. Di grande rilievo appaiono i nuclei dedicati alla pittura riminese, bolognese e umbra del XIV secolo, ai pittori caravaggeschi, alla natura morta, al disegno.

Un'altra modalità di raccolta delle fotografie è stata quella legata alla sua attività di conoscitore per collezionisti e importanti case d'asta come Finarte di Milano, ma anche Christie's e Sotheby's di Londra, quindi correlata al mondo del mercato dell'arte, così da generare una ricchissima raccolta di fotografie di riproduzione di opere di proprietà privata. Tale particolarità unisce profondamente questi materiali con il loro costitutore, le cui annotazioni ancora oggi possiamo leggere dal verso delle fotografie spesso a matita e a volte per mano dei suoi più stretti collaboratori.

La raccolta è stata in parte catalogata per unità archivistiche ma non per singoli fototipi e solo una parte delle immagini è stata digitalizzata a cura dell’IBC (oggi Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna) ed è disponibile nell'OPAC IMAGO - Catalogo collettivo digitale delle opere grafiche fotografiche e cartografiche delle istituzioni della Regione Emilia-Romagna.