Mostra a cura di Anna Rosellini, con la collaborazione di Alessandro Paolo Lena e Stefano Setti
Pubblicato il 17 novembre 2025 | Mostre
La mostra Pensiero Radicale Esibito, sesto appuntamento del ciclo Blind Spot: percorsi inediti nella Biblioteca Supino, nasce da un ampio lavoro collettivo che ha coinvolto gli studenti e le studentesse del corso di laurea magistrale in Arti Visive (curriculum AMaC) e della Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell’Università di Bologna. Accanto alla valorizzazione del patrimonio librario, il progetto promuove una forma di didattica partecipativa, in cui gli studenti sono protagonisti attivi della progettazione curatoriale, dell’allestimento e della mediazione culturale.
Il tema fondante della mostra ruota attorno al concetto di habitat, inteso nel suo significato originario: tutto ciò che offre le condizioni ottimali di vita per lo sviluppo di una specie. In questo senso, l’habitat comprende una molteplicità di ambiti – il vestito, il mobile, la stanza, la città, il territorio – all’interno dei quali si articola la vita. In linea con l’approccio dell’architettura radicale, l’edificio come forma costruita viene superato, e lo spazio è ripensato in chiave critica come sede per nuove progettualità e differenti modalità dell’abitare.
Il progetto si sviluppa in sei nuclei tematici, ciascuno dedicato a un aspetto dell’architettura radicale, con particolare attenzione alle esperienze dei collettivi Superstudio e Archizoom Associati. Ogni tema è raccontato attraverso una teca espositiva che raccoglie libri, articoli, fotografie, disegni, documenti e modelli. Un insieme eterogeneo di materiali documentali che restituisce la complessità e la ricchezza delle sperimentazioni radicali.
A ogni teca si affianca un “fuori teca”: progetti grafici, installazioni, workshop e dispositivi partecipativi che occupano anche gli spazi del complesso di Santa Cristina e coinvolgono il pubblico in esperienze sensibili, giocose, relazionali. Questi dispositivi danno corpo alla dimensione viva dell’architettura radicale, riprendendone lo spirito sperimentale, l’inventiva collettiva e la capacità di reinventare il quotidiano.
L’allestimento delle teche e la realizzazione dei “fuori teca” sono stati curati da collettivi di studenti del corso magistrale AMaC, ciascuno dei quali ha elaborato una teca come esperienza curatoriale autonoma, sperimentando metodologie di progetto, ricerca e installazione. I testi introduttivi della mostra e quelli che accompagnano le teche e i “fuori teca” sono stati redatti da gruppi di studenti del primo anno della Scuola di Specializzazione, che hanno fornito l’apparato di mediazione essenziale per orientare la visita e approfondire i contenuti.
Dal 17 novembre 2025 al 27 marzo 2026
Biblioteca delle Arti, Sezione Arti Visive “I. B. Supino”, complesso di Santa Cristina, piazzetta G. Morandi 2, Bologna
Orari di apertura: lunedì - venerdì, 9.00-18.00