Discoteca

La raccolta di materiali sonori si sviluppa in base alle esigenze di ricerca e didattica dei corsi di laurea in Discipline della Musica e dello Spettacolo, evidenziando i diversi ambiti della musicologia presenti nel corso.

Storia e consistenza

Risale agli anni Settanta il primo nucleo di dischi in vinile, con un forte sviluppo dei settori dedicati al melodramma (MD4) e alla musica etnica (MD11-MD19). La musica “colta” è rappresentata da una ricca dotazione dedicata al repertorio sinfonico, cameristico e solistico (MD3) nonché da un settore di antologie divise per luogo, epoca, interprete, genere e strumento (MD5). Grazie a donazioni, anche la musica popular è presente con una selezione di edizioni degli anni Settanta (MD10). Rappresentate in modo minore la musica contemporanea (MD6) e il jazz (MD9). Complessivamente la collezione di vinili supera le 2500 unità.

Dal 1982 la Biblioteca inizia a costituire una discoteca in compact disc, più facilmente fruibili. Anche qui ampie le sezioni dedicate alla lirica (MC4), alla musica sinfonica, cameristica, solistica (MC3), antica (MC2), alle antologie (MC5); si ampliano le collezioni di musica contemporanea (MC6), jazz (MC9), e viene creata una sezione di colonne sonore (MC7) incrementata con l’acquisizione della collezione Romano Zanarini. Più modesta la collezione in CD di musica etnica (MC11-MC19) e di musica popular (MC10) cui si affianca una piccola scelta di audiocassette. Complessivamente la collezione di compact disc supera le 3200 unità.

Il repertorio operistico in particolare gode inoltre della presenza di una collezione di registrazioni video in DVD collocate in Videoteca.

Benché la raccolta della Biblioteca non nasca con l’intento di documentare la storia del suono riprodotto e il suo processo di sviluppo, essa vanta anche una piccola collezione di dischi a 78 giri e alcuni rulli di pianola (MRL).

In aggiunta a queste collezioni, la maggior parte degli archivi musicali e teatrali contiene materiale discografico e, più in generale, sonoro, talora su supporti obsoleti come nastri e DAT. Ricordiamo in particolare l'Archivio Centazzo (discografia del musicista), il Fondo Leibowitz (incisioni di Renè Leibowitz come direttore d'orchestra), l'Archivio Milva (discografia della cantante e parte della sua discoteca personale), il Centro studi su Bruno Maderna e la musica contemporanea in Italia (il particolare opere di Maderna), L'Archivio De Berardinis e l'Archivio Teatro Nuova Edizione e Teatro delle Moline (materiali audio teatrali).

Ai materiali sonori si affianca una ricca dotazione di discografie nonchè di saggi, repertori, riviste specializzate dedicati ai temi del suono riprodotto, a recensioni discografiche, ai dischi in commercio (in particolari sezioni W2 e BM.4).

Consultazione

Tutto il materiale ammesso alla consultazone è rintracciabile dal catalogo Sebina. I vecchi cataloghi interni, compilati a partire dalla fine degli anni Ottanta, sono consultabili in sede.

L'ascolto in sede è possibile utilizzando le postazioni in sala 5, ovvero un dispositivo personale per i CD.

Il prestito dei materiali sonori è riservato a esigenze didattiche e comprovate esigenze di studio (docenti, laureandi).

Contatti

Chiara Sirk

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